Direttiva UE 2019/1158
L’Italia recepisce ed avvia la riforma
Al via l’iter per attuare quanto stabilito nel Decreto Legislativo approvato dal Consiglio dei Ministri il 22 giugno: le novità in materia di maternità e paternità sono numerose e tutte mirate ad agevolare sia la conciliazione tra la vita familiare ed il lavoro sia una più equa distribuzione dei carichi di cura.

Lo SMART WORKING diventa un canale prioritario per per i lavoratori che abbiano figli fino ai 12 anni di età.

Il potenziamento del CONGEDO OBBLIGATORIO DI PATERNITÀ di 10 giorni lavorativi diventa strutturale e non più provvisorio ed il periodo di godimento aumenta, dando la possibilità al papà di poterlo richiedere anche nei 2 mesi prima della data presunta del parto.

I CONGEDI PARENTALI indennizzabili dall’INPS con il 30 % della retribuzione aumentano da 6 a 9 mesi; possono essere richiesti fino al compimento del dodicesimo anno del figlio (precedentemente, al compimento dei 6 anni, non si aveva più diritto all’indennizzo). 3 mesi spettano alla madre, 3 mesi al padre (detti periodi non sono trasferibili tra i due genitori) ed i restanti 3 mesi possono essere gestiti tra i due genitori in base alle esigenze familiari.
Per il genitore solo, il diritto al congedo parentale aumenta da 10 ad 11 mesi.

L’ultima novità, modifica radicale per il settore, riguarda la MATERNITÀ PER LAVORATRICI AUTONOME E LAVORATRICI PROFESSIONISTE: se, finora, non era presente nessuna previsione ora avranno diritto all’indennità di maternità per il periodo di astensione che va dai 2 mesi prima della presunta data del parto ai 3 mesi successivi alla nascita del bambino.
Tabella comparativa tra la vecchia e la nuova disciplina nel primo commento.
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